mercoledì 2 novembre 2011

Un rimedio ci sarebbe

Contini, Bovi N. e capitan De Angeli contrastano avversari (foto di Lionello Scolari)
Un rimedio ci sarebbe ai nostri mali. Altroché se ci sarebbe. Una cura che può guarirci del tutto e farci uscire euforici e gasati da questo difficile momento: pensare di più alla FIGA che al FIORE. Ne parlavamo per l’appunto nel viaggio di ritorno da Alzano. Se sei fiorenzuolano, tifoso rossonero pensa di più alla FIGA che al FIORE. Darci dentro e se non hai la possibilità, o non arrivano i risultati sperati andare pure a pagamento.
Tornati con i lacrimoni dalla batosta di Alzano Lombardo ci attende la sfida casalinga contro il 1913 Seregno Calcio, con l’obbligo di convincersi di essere alla pari di loro, di tornare ad affrontare un avversario alla nostra portata e PROVARE ad ESPUGNARE per la prima volta IL NOSTRO COMUNALE.
Il Seregno è seguito da un gruppo di tifosi ultras. Nonostante l’attuale bassezza di contenuti calcistici si spera nell’afflusso di pubblico da parte seregnese e da parte nostra perché Fiorenzuola d’Arda è bella anche in autunno. Fiorenzuola comunque vada isola felice, paradiso fiscale degli Allenatori allo sbaraglio.
E poi, finalmente si torna a giocare al Comunale di domenica, così non vedrò più gente come Franzini e Rastelli a vedere il Fiore, a godere come un riccio e a ridersela di brutto per le nostre sventure.
Scusate le coglionate che scrivo ma lo faccio perché vista la situazione preferisco pensare più alla Figa che al Fiore, e ridere per non piangere.
Il 1913 Seregno è una nobile decaduta che ha raggiunto i massimi livelli nella prima parte della sua storia. Negli anni ’30 e poi negli anni ’40 e ’50 ha militato in serie B. Quando noi eravamo invischiati nel campionato di Promozione (..stiamo arrivando!) negli anni ’70, il Seregno faceva la serie C.
I brianzoli hanno da poco esonerato il tecnico Marco Grossi. Al suo posto: Marco Sgrò ex trequartista rossonero lanciato in orbita dalla serie C1 alla serie A alla metà degli anni ’90 proprio in Valdarda. Uno dei calciatori in rossonero più forti che abbia mai visto. Nelle file azzurre ci sono: il perticone Jacopo Zenga figlio di Walter, attaccante dalla doppia cifra facile classe 1986, in centrocampista ex serie C Daniele Grassi, il puntero Federico Ligori nostra vecchia conoscenza ai tempi dell’Albignasego (serie D 2008-09), e quel Graziano Cataldo che io ricordo ancora bene, assieme al nostro De Angeli uno dei migliori in campo in quel maledetto Fiorenzuola-Caratese 0-2 finale play-out 2009-10 (clicca qui, x vedere il link).
Il Seregno è reduce dalla battuta d’arresto contro l’Olginatese maturata fra le vecchie mura amiche del “Ferruccio” e il momento è particolare in quanto sembra imminente un cambio alla guida della società.
Il club azzurro torna a giocare a Fiorenzuola dopo 24 anni, era l’ultima di campionato del campionato Interregionale girone Lombardo 1986-1987 e il Fiore di mister Torresani (nuovo allenatore del Carpenedolo) sconfisse i brianzoli salvando la faccia davanti ai propri tifosi al termine di una stagione parecchio deludente viste le aspettative. In quel Seregno faceva quasi sempre gol un certo Marco Weffort.
A dire il vero per l’attuale squadra azzurra non sarà la prima volta al Comunale di Fiorenzuola in quanto ha già preso le misure, ha già assaggiato il terreno del Comunale contro l’Atletico Bp Pro Piacenza di Fransen e Mataras (2-4 a favore degli azzurri).
Una curiosità, fra i seregnesi illustri c’è un certo Luigi Consonni regista dai piedi sopraffini per 4 stagioni al Fiorenzuola, allora vetrina di talenti in serie C. Ora Gigi è un centrocampista affermato in serie B, da diversi anni colonna e capitano del Grosseto.
L’appuntamento è fissato per DOMENICA 6 NOVEMBRE ore 14, in Gradinata!
COME ON FIORE!
ultrasfiorenzuola@libero.it

PENSARE DI PIU' ALLA FIGA CHE AL FIORE..!