mercoledì 14 gennaio 2015

Quella sana fame

Lottare fino all'ultimo
Ci piacerebbe vederli sempre vincere. Ogni domenica. Ma in tal caso sarebbe play station. Non saremmo di carne ed ossa. Qualcuno li credeva imbattibili e invece. Nel calcio come nella vita bisogna prima o poi fare i conti con i momenti difficili. E sono in questi momenti, in cui le critiche, il mettersi in discussione possono aiutare. Perché nella vita non si è mai imparato abbastanza. Non si è mai arrivati. Il Fiorenzuola di Mantelli ci aveva abituati troppo bene in questi anni. Gol a raffica, difesa ermetica, gioco spumeggiante, gli stessi sempre a correre ai cento all’ora ogni domenica, vittorie su vittorie nel campionato regionale che è difficili ma non quanto è imprevedibile e organizzato il pianeta serie D.
Ricordo in passato a Fiorenzuola squadre costruite per vincere passare momenti non facili e rialzarsi centrando a fine stagione l’obiettivo prefissato dalla società. Sono arrivate due sconfitte consecutive più per demeriti nostri che per merito di avversarie modeste ma con addosso quella sana fame e quell’umiltà di chi con i momenti difficili ha dovuto convivere già per buona parte del girone di andata. Problemi risolti (con scossoni) o ancora da risolvere ma con la consapevolezza di dover lottare fino all’ultimo secondo dell’ultimo match di campionato per vincere il loro campionato. Forse è questo quello che manca al Fiorenzuola in questo momento.
Due sconfitte che fanno male, poi andando a ritroso la vittoria ottenuta sudando quattordici camice contro il Ribelle, ancor prima la delusione nel derby di Piacenza e i brodini contro Atletico Padova e Fortis Juventus. L’amara Piacenza sembra essere coincisa con l’inizio di questo periodo poco propositivo. C’è chi ha detto sindrome da pancia piena o appannamento mentale e fisico. Il campionato è ancora lungo, tutto può accadere. Si può finire coinvolti nella bagarre salvezza come pure tornate a ridosso la in cima alle ultime postazioni che ti danno il pass per il play off. Bisognerà rimboccarsi le maniche senza isterismi, senza perdere il lume della ragione e lavorare sodo come si è sempre fatto, consapevoli che anche un direttore di gara può sbagliare, che anche un compagno può incappare in una domenica no, che la fortuna può girarti contro.
Dopo un lungo esilio dettato dall’anomalo calendario un po’ di aria di casa potrebbe giovare ai Rosso-neri. Al Comunale arrivano i toscani del Jolly Montemurlo compagine con indole sulla falsa riga delle ultime nostre avversarie Romagna Centro Martorano e Thermal Abano Teolo. Finiranno anche queste sfide con squadre dai nomi interminabili da abbreviare e omettere, figlie di fusioni e unioni improponibili che di autentico e vero nel nome della tradizione ci sono solo quelle dal nome corto che si contano sulle dita di una mano: Rimini, noi e poco più. Finirà questo periodo un po’ buio per i colori Rosso-neri e allora a quel punto torneremo ancora più brillanti per un rush finale tutto da vivere. Nei momenti difficili emergono i campioni, i veri uomini.
Il Montemurlo è reduce dalla sconfitta interna contro il risorto Este. In goal con una doppietta il baby-talento classe 1995 Tommaso Pecchioli ex Lucchese. Pecchioli è uno dei rinforzi messi a segno dal club per sopperire alle defezioni e la partenza di Mezgour. L’attaccante marocchino è sceso in Eccellenza a fare copia con il connazionale Miftah nel Lentigione. L’attacco a disposizione di mister Venturi sarà composto da Pecchioli e da De Gori (7 reti). All’andata finì con un pareggio a reti inviolate e tanto rammarico per noi per le occasioni fallite (solito triste ritornello di quest’anno).
Dopo nelle file del Fiorenzuola ha fatto il suo esordio l’ultimo arrivato. Il difensore classe 1996 originario della Costa d’Avorio Karl Henoch Aleppo. Quella di domenica in programma allo stadio Comunale è una sfida davvero importante. Serve il sostegno di tutti.
FORZA US FIORENZUOLA!
capitan DENNIS PIVA