giovedì 12 novembre 2015

Sfida alla Pergolettese

Rossoneri chiamata ad un inversione di marcia
Sfida dal sapore antico allo stadio Comunale, domenica 15 novermbre.
FIORENZUOLA-Pergolettese rimanda alla mente tanti ricordi.

La denominazione dei nostri prossimi avversari è tornata quella storica, da Pergocrema a Pergolettese. Nome di nascita del club giallo-blu nato negli anni 30' come seconda squadra di quartiere della città di Crema (il Pegoletto).

Si ricordano le sfide in serie C2 degli anni 90' contro il Pergocrema allenato dal nostro Giorgio Veneri, quello dei diesse piacentini Tonino Canevari e Tiziano Maffini, dell'attaccante Polidori e di Gabriele Messina: il bomber giunto a fine carriera contro di noi senza più capelli, con i suoi folti baffi, la panzetta sotto la casacca gialla ma i gol li segnava ancora: Fiorenzuola-Pergocrema 5-3. E poi le sfide dei nostri nonni nei campionati di Prima Divisione 1953-1954, in domeniche di inverno fredde e nebbiose. Era un Fiorenzuola super quello dell'annata 1953-54 con tante glorie fiorenzuolane, calciatori del calibro di Franco Pizzigoni, Anceschi e Villa (13 goal entrambi) Maccagni e Cambria capace di rifilarne tre ai cremaschi della Pergolettese, stravincere il campionato per poi rinunciare alla categoria perchè non c'erano i soldi. Poi ancora sfide Fiorenzuola-Pergolettese nei campionati di Promozione 1955-56, di Prima Categoria Lombarda: 1963-64, 1964-65, 1965-66. Fiorenzuola era un campo difficile per tutti.

Rimanda.. rimanda..rimanda. Contro il Ciliverghe è arrivata un'altra delusione, un'altra immeritata sconfitta nei minuti finali. Nonostante le assenze di Francesco Morga ed Emanuele Orlandi in terra bresciana contro il piccolo club allenato dal nostro ex, l'erculeo Andrea Quaresmini, si è disputata una buona gara. Incoraggiante la prestazione di Francesco Volpe, come nella gara interna contro l'Inveruno. Il centrocampista offensivo se trova continuità può dare un grosso aiuto alla squadra e riscattare il deludente inizio di stagione.
Arriva la Pergolettese del piacentino Cesare Fogliazza, nobile decaduta, rinata dalla fusione con il Pizzighettone, che sta vivendo nonostante la partenza falsa un momento di forma positivo come del resto tutte le squadre di bassa classifica del girone.
La nostra classifica è sempre più deficitaria e preoccupante. Cartellini e conseguenza diffide che fioccano ogni domenica e infortuni minano i prossimi match. La crisi di personalità e soprattutto di punti, continua. Mali che sembrano essere incurabili. Senza rinforzi di qualità e di carisma sarà dura... Per il momento  non ci resta che continuare stringere i denti, andare avanti e sperare.

Ripensare con fiducia alla memorabile rincorsa salvezza dell'annata 1996-97, in serie C1 o il miracolo firmato Alberto Mantelli, Dennis Piva e Andrea Petrelli a Fidenza nel campionato di serie D 2011-12 (fanalino di coda con 16 punti al giro di boa, 50 punti a fine stagione con 34 punti messi a segno nel ritorno). Sperare potrebbe non bastare..non sempre la storia e i miracoli si ripetono.

in rocordo di ex Pergocrema contro il Fiorenzuola anni 90' : bomber Gabriele Messina ai tempi di Catanzaro
La storia di Gabriele Messina è molto singolare, tanto che da sempre mi sono chiesto perchè non fece mai il salto di categoria. Misteri del calcio. Attaccante potente anche se non molto alto si è fatto sempre notare e amare in tutte le squadre in cui ha giocato, purtroppo mai in serie A.
Gabriele Messina (Crotone, 9 gennaio 1956) comincia nella sua città la sua lunga carriera. Qui fu il miglior cannoniere d'Italia con 34 gol in una stagione.
Poi iniziano le peregrinazioni. Era ricercatissimo nelle categorie inferiori per la sua serietà e la sua prolificità in fatto di gol. Rimanendo sempre in Serie C, approda successivamente al Trapani (dove vi gioca due stagioni), alla Cavese ed alla Salernitana (una stagione per ognuna delle due squadre) e per quest'ultima realizza 15 gol. È in forza all'Atalanta, in Serie B, nella stagione 1980-1981 che vede gli uomini di Bruno Bolchi retrocedere; per gli orobici l'attaccante calabrese colleziona 15 presenze e 7 gol (di cui 4 partite e 3 reti in Coppa Italia). Nel campionato 1981-1982, dopo altre 2 presenze in Serie C1 con l'Atalanta, torna in Serie B con il Brescia con cui totalizza 14 gare; negli anni successivi disputa un campionato di Serie C1 nel Modena e nella stagione 1983-1984 ritrova il suo ex allenatore Bolchi nel Bari, quando i pugliesi, allora in Serie C1, iniziano la scalata alla Serie A. Dei biancorossi è il bomber con 18 marcature in totale (di cui 6 realizzate in Coppa Italia). Nella stagione successiva conquista un'altra promozione dalla Serie C alla Serie B con la maglia del Palermo, squadra di cui è capocannoniere con 15 reti nella stagione 1984-1985.

Dopo altri campionati di Serie C1 e Serie C2 con Foggia, Cosenza, Virescit Boccaleone e Palazzolo, chiude la carriera agonistica nel 1993 all'età di 37 anni nel Pergocrema, in Serie C2.
Dopo aver svolto per molti anni il ruolo di collaboratore tecnico dell'Atalanta, è diventato direttore sportivo della società bergamasca dal 2004 al 2007 ed oggi oggi collabora con Roberto Zanzi, Direttore Generale del Bologna.
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