martedì 10 marzo 2009

ULTRAS CIVITANOVA

Il calore di Civitanova Marche (MC), il tifo per l' U.s. Civitanovese Calcio 1919, la serie C dagli anni '70 agli anni '90 con il sentitissimo derby con la Maceratese (i pistacoppi ...piccioni) e le altre realtà marchigiane, il gemellaggio con i tifosi della Sambenedettese, l'amicizia con i riminesi e i tedeschi Schickeria del Bayern Monaco.
Le Brigate Rossoblu, Bulldog (i giovani marinai), Sconvolts 1993 (i ragazzi di via Mazzini con i drappi che hanno per simbolo lo sguardo Jack Nicholson in Shining), Gruppo Pazzo, Randagi, Fossa Marinara, Indians, la Curva Nord del "Polisportivo Comunale"...


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VISTI DAL VIVO...
A Busseto, per una partita di calcio, così tanta gente non l'avevano mai vista. 1200 spettatori sotto un caldo torrido, si sono dati appuntamento per la gara di andata della semifinale play-off degli spareggi di Eccellenza.
Sono circa 700 i sostenitori marchigiani giunti al "Cavagna" piccolo impianto bussetano con 5 pullman, auto e tanto entusiasmo. Sì tanto entusiasmo perché questa è gente di mare. In balconata ci sono le pezze e gli striscioni dei gruppi storici: Brb Civitanova (Brigate Rossoblu), Sconvolts, Gruppo Pazzo, Curva Nord Civitanova, gli Schickeria München Bayern Monaco. Tante bandiere, tanti Che, il vessillo della Giamaica, il “tre perfetto”, la bandiera dei Pirati. E poi tamburi, la pezza: “Tutto fumo, niente arresto”, torce, megafoni, palloncini, un infinità di modelli di sciarpe, campane, a tanto altro.
Sfida inedita questo Pallavicino-Civitanovese. La prima è una newentry del calcio dilettantistico italiano, la seconda è una nobile decaduta con tanti anni alle spalle in serie C.
L'U.s. Civitanovese 1919 si è rifatta viva dalle parti di Parma a distanza di trent'anni. Erano gli anni della serie D anni ’70 con le sfide in Emilia, gli impegni al Craviari di Fidenza contro la Fortitudo.
Tanti campionati in serie C per una compagine di un paesone di 40.000 abitanti. Poi il declino iniziato nel 1994 con la retrocessioni in serie D e poi in Eccellenza.
Quando il mio Fiore era appena approdato in C2 (primi anni '90) i rossoblu militavano nel girone B e ricordo un continuo via vai di calciatori lungo l'asse Civitanova-Carpi-Suzzara. Lazzerini, Marziano, Tridici, Fantazzi, Verdini, Turcheschi, Vessella, Calvaresi, Corrente ecc. tutti calciatori che forse all'epoca erano nell'orbita di quel Giovanni Rosati da Sant'Elpido che aveva in quegli anni le mani un pò d'appertutto a partire dalle Marche.
Rosati vestirà i panni del d.s a Carpi e a Fiorenzuola nella stagione 1998-99 e 1999-2000 portando in rossonero il civitanovese Saverio Luciani e altri ex rossoblu: il tecnico Marco Bozzi, il centrocampista Leandro Vessella, l'attaccante Gino Clementi e il portiere Davide Beraccini.
Guarda te, il tribuna è presente Gianni Seghedoni, tecnico della storica promozione del Catanzaro in serie A agli inizi degli anni ’70, primo allenatore del Fiorenzuola in serie C. Mi avvicino e gli stringo la mano.
Sulla panchina marchigiana siede Osvaldo Jaconi, non c’è dubbio, un lusso per l’Eccellenza. Chi ha buona memoria ricorderà Jaconi artefice del miracolo Castel di Sangro che scalò la serie B partendo dalla C2 a partire dalla metà degli anni '90.
Guardo la distina. Negli ospiti c’è un argentino Mignini e riiconosco solo il difensore Marco Pennacchietti, classe ’72. Lo ricordo in serie C nella Fermana nell’anno della promozione in C1. Non vedo l’ex Fiorenzuola, Enea Parma in attacco. Mi dicono che a metà stagione è stato ceduto. Nel Pallavicino, il tecnico Gianluca Baratta manda l'esperto ex Fiorenzuola Nicola Binchi in panchina. Dal primo minuto scende in campo l'alsenese Simone Arata (tra i migliori in campo) e l'ex esterno del Pro Piacenza, Ivan Colombi a tamponare sulla destra.
Scoccano le 16.30. Dopo aver osservato un minuto di silenzio per ricordare un tifoso marchigiano scomparso in settimana in un incidente stradale e i civitanovesi che espongono uno striscione “Ciao Francesco” si parte. Fra le due contendenti è il caldo a fare la parte del leone e la partita non è bella. A sorpresa sbloccano il risultato gli ospiti, ed è un nostro ex a timbrare l'1-0 è quel Claudio Cacciatori, oggetto misterioso della stagione 2004-05, stesso look di quella stagione, a infilare il portiere classe '89 Chiari. Esplode la grossa fetta rossoblu in tribuna, garriscono le bandiere, suonano i campanacci, "Oio io, Oio io io ...Cacciatori segna per noi". Il Pallavicino raggiunge subito il pari pochi istanti dopo grazie ad un altro nostro ex, quell'attaccante dai 300 e passa gol in carriera che di nome fa Matteo Rastelli, l'attaccante maggiostrino sfrutta un indecisione di un difensore adriatico e infila la porta difesa dal classe '91 Mattia Sant'Andrea. Questi sono i suoi gol. Nell’intervallo c’è pizza e focaccia per tutti nello stand affollato dei tifosi ospiti.
Nella ripresa partono a spron battuto gli ospiti che graffiano ancora una volta con Cacciatori, ma l'arbitro annulla la marcatura dell'attaccante tascabile. Sale la pressione dei padroni di casa che alla mezz'ora passando grazie ad una punizione dello specialista Giovannino Manzani. Il Calcio piazzato non è però di quelli imparabili dei suoi. Ci mette del suo Sant'Andrea che non trattiene la sfera e regala il gol del sorpasso ai biancoblu.
Sale la tensione in tribuna e in campo. Sugli spalti c'è un colorito scambio di opinioni fra supportes bussetani e tifosi ospiti separati da forze dell’oredine in assetto antisommossa, volontari della Pubblica Assistenza e degli Alpini con tanto di cappello e fascia verde al braccio con la scritta Sicurity. In campo vola qualche calcione di troppo e il direttore di gara è costretto ad ammonire per la seconda volta un'altro nostro ex, Alessandro Donelli che come nel nostro spareggio contro la Savignanese del 2007 è costretto ad abbandonare il campo.
Il Pallavicino si chiude nella propria metà campo. I marchigiani in superiorità numerica e sospinti dal tifo incessante degli ultras (Citanò! Citanò! Citanò!!! ...Le secce, i calama' e le cucciolette!...) raggiungono il pari allo scadere con un tiro dalla distanza del centrocampista Daniele Ferretti.
Si ripartirà domenica da un 2-2 che può favorire i marchigiani autori di due reti in trasferta ma attenzione al Pallavicino, squadra organizzata, con elementi che hanno nel pedigree colpi da maestro.
Il verdetto finale è dunque rimandato alla decisiva gara di domenica prossima Civitanovese-Pallavicino al vecchio “Polisportivo Comunale” di Civitanova Marche dove ci sarà sicuramente un clima rovente in tutti i sensi perché quella rossoblu è una malattia che non va più via cantavano a gran voce al campo sportivo di Busseto gli ultras civitanovesi e la voglia di risorgere nel novantesimo anno dalla fondazione del club marchigiano è tanta.
Alè lo pesce...


VIDEO PAPUA - inizio incontro Pallavicino-Civitanovese

VIDEO inizio incontro

VIDEO CORI

VIDEO festeggiamenti gol del pari: 2-2

Domenica 24 maggio 2009, Busseto (PR)
Gara di andata valevole per gli spareggi promozione del campionato di Eccellenza, semifinale.
PALLAVICINO-CIVITANOVESE 2-2
Reti: 33’ Cacciatori, 39’ Rastelli, 64’ Manzani, 90’ Ferretti
Pallavicino: Chiari, Cremona, Colombi, Arata, Grignani, Donelli, Pé, Mirri, Morsia (77’Valsuani), Manzani, Rastelli. All. Baratta
Civitanovese: Santandrea, Angelini, Cucco, Diamanti A., Pennacchietti, Ferretti, Leopardi, Mercanti (73’Angeletti,90’ Di Stani), Mignini, Cacciatori (94’ Rosati), Natalini. All. Jaconi
Arbitro: Lacalamita di Bari
Note: spettatori 1200 circa, con 700 tifosi venuti da Civitanova Marche.
Espulso al 75’ Donelli per somma di ammonizioni




DA CANTARE A SQUARCIA GOLA: ...sembra impossibile che seguo ancora te, questa è una malattia che non va piu via, vorrei andar via, vorrei andar via di qua ma non resisto lontano da te oh oh oh...

CURIOSITA': Nella foto sopra il logo adottato dagli SCONVOLTS CIVITANOVA 1993 ...lo sguardo pazzo di Jack Nicholson nel film di Stanley Kubrick THE SHINING (1980).
Trama del film Shining
Lo scrittore Jack Torrance accetta, assieme alla moglie Wendy ed al figlioletto Danny, di fare da custode invernale ad un hotel deserto, l’Overlook Hotel, dove anni prima un suo predecessore era impazzito ed aveva sterminato la famiglia. L’hotel è attraversato ed abitato da strane presenze ed in esso le leggi spazio temporali sembrano sovvertite. L’isolamento, sommato al fallimento letterario – Jack non ha idee e non riesce a scrivere – faranno impazzire Jack, che tenterà di uccidere la sua famiglia.

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